“DialogoNet”   del  18/03/21

A. DialogoNet è stata una delle esperienze più belle che io abbia mai fatto nel mio percorso scolastico all’Istituto Olivetti di Ivrea.
È affascinante vedere come le persone che hanno perso totalmente o parzialmente la vista riescano ad adattarsi alle varie attività della vita quotidiana, affinando sempre di più gli altri sensi.
Mi è piaciuta la loro disponibilità nei nostri confronti, perché lasciandoci libere di fare domande di qualsiasi tipo, ci hanno fatto capire che sono persone normali, solo che utilizzano alcuni oggetti che appartengono anche alla nostra quotidianità in maniera differente.
Essendo una persona molto curiosa mi sono spesso domandata come i ciechi o gli ipovedenti facciano a vivere la propria quotidianità e poter sentire i loro racconti inerenti alle esperienze di vita mi ha fatto comprendere meglio come vivono le diverse situazioni.
Le guide di “Dialogo nel buio” hanno risposto ad alcune domande illustrando in maniera chiara e diretta come utilizzano alcuni oggetti e in effetti mi sono resa conto che se anche noi vedenti ci affidassimo un po’ di più agli altri sensi potrebbe esserci utile. Devo dire che sono rimasta veramente sbalordita quando Elisabetta ha letto una parte del libro scritto con l’alfabeto Braille con una semplicità e spontaneità incredibili, le sue dita sembravano svolazzare dolcemente sulle parole.

B. Secondo me l’incontro DialogoNet è stato molto interessante e bello, un’esperienza unica, importante ed emozionante. Quello che mi ha colpito di più è la descrizione che Elisabetta ha fatto del mare e delle stelle, non ho mai sentito qualcuno descrivere così bene le sensazioni che si possono provare in certi luoghi, è stato davvero emozionante. Questo mi ha fatto capire che la mancanza della vista per certi versi può essere anche un vantaggio e non sempre solo uno svantaggio come spesso noi vedenti siamo portati a credere.

C. Penso che questo incontro di DialogoNet sia stato molto utile, mi ha fatto riflettere e capire un minimo il “punto di vista” e la quotidianità di chi vive senza vedere con gli occhi il mondo che ci circonda; preciso con “gli occhi” perché ho capito che ciò che ci circonda si può conoscere anche con gli altri organi di senso, che per chi è cieco o ipovedente sono fondamentali per conoscere e “vedere”.  
Ci hanno fatto riflettere su una cosa a cui non ho mai pensato: l’udito ha meno limiti rispetto alla vista. Questo sono riuscita a capirlo bene anche grazie a delle piccole attività che ci hanno proposto, come ad esempio far spegnere la videocamera ad una di noi che doveva descrivere un oggetto che aveva vicino, dicendo com’era al tatto, se aveva un odore, se faceva rumore ..., per noi abituati ad usare soprattutto gli occhi non è stato facile, ma sicuramente stimolante per comprendere meglio quanto siamo propensi ad usare soprattutto la vista, sottovalutando altre caratteristiche che si possono notare solo con gli altri organi di senso.
Questa esperienza la porterò con me nel cuore, proverò a farne tesoro anche nella mia quotidianità, e sicuramente la consiglio a chiunque ne abbia la possibilità e sia disposto ad aprirsi in maniera diversa al mondo che ci circonda.

D. Giovedì mattina la mia classe ed io, ci siamo collegate con alcune guide del “Dialogo nel buio” dell’istituto dei ciechi di Milano, in quelle due ore, che sono volate, ho cercato di immedesimarmi nel racconto di queste ragazze fantastiche, che si sono aperte a noi e ci hanno fatto capire il loro mondo.
Il buio che solo i ciechi non vedono, “un mondo nero” capace di creare ai vedenti incertezza e confusione, al quale i ciechi si abituano in maniera quasi spontanea per muovere i loro passi nella vita.
Mi sono entusiasmata in questo incontro, durante il quale ho capito come i ciechi o gli ipovedenti vivono in un mondo diverso anche se uguale al nostro, particolare e speciale a modo suo.
La loro serenità nell’esporci le difficoltà che possono incontrare e che possono essere dovute all’assenza della vista, mi ha fatto capire che la loro quotidianità la vivono nel modo più normale possibile.
Mi è anche piaciuto quando ci hanno coinvolto in alcune attività che per noi non erano normali, in quanto sentivamo parecchio la mancanza della vista.
È stata un’esperienza molto profonda ed emozionante che è riuscita a rispondere ad alcune domande che avevo sulle persone cieche e ipovedenti; spero che questo brutto periodo possa finire al più presto, in modo tale da poter andare a Milano per svolgere l’esperienza al buio insieme a loro.

E. DialogoNet è stato un incontro online con delle signore cieche e ipovedenti. Ci siamo collegati con queste guide del “Dialogo nel buio” tramite zoom ognuno purtroppo da casa propria, visto che non è stato possibile né andare noi a Milano e neppure collegarci tutte insieme da scuola (Visto il periodo di pandemia).
Ho trovato l’incontro molto interessante e formativo. È stato utile per capire meglio la vita che fanno le persone non vedenti e per capire che riescono a fare tutto ciò che facciamo noi con la stessa scioltezza.
La cosa che di più mi ha colpita è stato quando Elisabetta, tramite l’alfabeto braille ha letto in tutta scioltezza una storia per bambini. Ho trovato anche curioso il fatto che Marinella riesca a truccarsi senza difficoltà trovando metodi per distinguere trucchi e colori.

F. Personalmente ho trovato l’incontro DialogoNet piacevole, interessante, curioso e coinvolgente. Le spiegazioni delle guide del “Dialogo nel buio” sono state semplici e comprensibili.

Divertente la parte dei giochini perché con leggerezza ci hanno messe, senza volerlo, in difficoltà, per comprendere l’oggetto invisibile ai nostri occhi, che sono sempre troppo attenti. Grazie a queste attività pratiche ho capito meglio l’importanza che hanno tutti gli organi di senso, attraverso i quali si riesce a conoscere il mondo attorno a noi, anche senza l’utilizzo della vista a cui noi troppo spesso ci affidiamo in maniera quasi esclusiva. Curioso e coinvolgente il momento in cui Elisabetta ci ha dimostrato come sia facile per lei leggere grazie all’alfabeto Braille da un libro.

Un’altra parte che mi ha entusiasmato è stata quella delle domande, perché l’opportunità di dare sfogo alle nostre curiosità e l’estrema gentilezza con cui hanno risposto ai vari argomenti (cane guida, scelta dei vestiti, trucchi….) mi ha fatto capire che sono persone come noi, diverse ma uguali.
Mi è piaciuto anche il compito che ci è stato assegnato a gruppi sul come comportarsi se all’interno della propria classe arrivasse una compagna cieca, ho trovato questo compito molto utile per capire come affrontare la situazione confrontando le nostre idee e proposte. Sicuramente non vedo l’ora di poter fare il percorso al buio in presenza, appena sarà possibile e ringrazio di aver potuto fare questo bellissimo incontro.

G. DialogoNet è stato un incontro con delle guide della mostra “Dialogo nel buio” dell’istituto dei ciechi di Milano. Ed è stato molto interessante e istruttivo perché ci ha aiutato a capire meglio alcuni argomenti trattati a scuola.
Una cosa che mi ha colpito molto è stato quando Elisabetta si è messa a leggere una storia per bambini in codice braille con una scioltezza e fluidità davvero ammirevole.
Poi mi è piaciuto anche il momento dell’interazione e l’attività che ci hanno fatto fare... perché ci hanno stimolato ad utilizzare gli altri sensi per riconoscere dei semplici oggetti. Sono delle persone come noi, semplicemente con delle capacità diverse e per certi versi anche in più rispetto a noi, che ci affidiamo spesso principalmente ed erroneamente solo alla vista e utilizziamo poco o niente gli altri sensi pur avendoli a nostra completa disposizione.

Apprezzo davvero molto il loro lavoro perché nonostante alcune difficoltà si vanno a interfacciare con la vita di tutti i giorni e non si privano giustamente di nulla.

Penso che l’esperienza dal vivo in questo museo sia assolutamente da provare, non solo per le emozioni che si possono fare nel percorso al buio, ma anche per l’opportunità di conoscere un ambiente diverso, fatto soprattutto di persone che ci possono aiutare a crescere e a capire meglio il mondo che ci circonda.

H. Giovedì 18 marzo 2021 abbiamo avuto la fortuna di assistere a “DIALOGONET”.

È stata un'esperienza particolare che ci ha regalato la possibilità di scoprire meglio il mondo dei ciechi.
Siamo state colpite prima di tutto dalla spontaneità, dalla velocità di lettura in braille, dal fatto che riescano a fare molte cose senza l’utilizzo della vista (cose che a noi sembrano già difficili pur potendo utilizzarla) come truccarsi, inoltre abbiamo capito che nonostante tutto riescono ad affrontare al meglio la quotidianità.

Siamo però dispiaciute per aver potuto relazionarci e interagire con le guide del “dialogo nel buio” solo attraverso uno schermo, anche se siamo positive e speriamo tutte di riuscire, magari anche al di fuori della scuola, a venire a trovarvi a Milano.
Infine ringraziamo Elisabetta, Maria, Marinella e Giovanna per aver condiviso con noi questa esperienza di vita, che sicuramente ci ha fatto capire meglio alcuni argomenti che stiamo studiando anche in classe con i nostri docenti.
A presto!!

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