Quando mi rivolgo alle aziende parlo di comunicazione, di team building, di leadership, ma io so bene che davanti a me, in un’aula, dal vivo o virtuale, ci saranno delle persone, degli individui, delle identità.
E se tu fossi già un team?
Si, hai capito bene, e non credo ti stupirai se ti dico che ogni tanto faccio dei gran meeting con un’altra serie di voci che abitano in me:
c’è il tizio che indossa il casco e che mi invita alla cautela, quella con le ali che mi stuzzica e che mi spinge a prendere il volo tutte le volte che c’è una novità, quella altissima con il naso all’insù che mi dice sempre: “Te lo avevo detto!!!”, quella che con i suoi capelli raccolti senza un capello fuori posto, oltretutto sempre presente, che non dimentica mai di sottolineare: “non sei ancora pronta e all’altezza della situazione”, per non parlare di quel piccolo ricciolino che non capisce quando è il momento di stare zitto… e voglio fermarmi qui, altrimenti anche tu, alla fine, sarai d’accordo con me.
Insomma, ogni giorno cerchiamo di trovare la quadra per non impazzire!
Lavorare in squadra vuol dire anche relazionarsi con gli altri, dare peso alle parole, comprendere il contesto. Non è forse questo che facciamo o che dovremmo fare anche con noi stessi?
Se imparo a conoscermi meglio posso anche essere ben disposta ad accettare gli altri; se sono consapevole che dietro le parole ci sono immagini ed emozioni, posso comprendere e, se utile, modificare il modo in cui parlo a me stessa e agli altri; se mi metto in discussione posso considerare anche i punti di vista degli altri, creando così empatia.
E a proposito di empatia: teoria o azione? Posso mai essere empatica… in teoria?
Si parla di formazione aziendale, ma possiamo renderci conto che il miglioramento delle capacità comunicative in una squadra si riflette inevitabilmente sulla crescita personale e viceversa.
Per me la formazione in generale rappresenta un’opportunità: genera momenti di contatto inaspettati, mi arricchisce anche se a volte attraverso feedback difficili da mandar giù, mi dà energia quando genera trasformazioni funzionali in me e nelle persone che partecipano ai workshop che Dialogo nel Buio svolge nell’ambito del business training.
Oggi parlare di performance è importante, ma saper maneggiare gli strumenti per interagire efficacemente con gli altri, nella vita reale, è invece indispensabile.
di Marinella Monachella